SEGNALI IN FIUME: COME USARLI E COME SI FANNO
I segnali in fiume hanno delle regole che vanno rispettate. Spesso durante i corsi mi chiedono: “Ma qual è il segnale, se devo camminare su sassi scivolosi? O il segnale per dire che la rapida va fatta un po’ a destra poi a sinistra, però non sono sicurissimo?”
Allora: prima di spiegare i segnali in fiume è importante precisare che i segnali non rientrano nel linguaggio per sordomuti. Quindi nascono per comunicare le cose semplici e devono essere pochi e chiari, per non far confusione e comunicare solo le cose realmente importanti.
I segnali devono essere:
– positivi ovvero si segnala sempre la cosa da fare (” vai li” e non “non andare li”)
– internazionali
– visibili
– possono essere acustici o visivi,
– devono essere chiari,
– devono sempre essere seguiti dalla risposta di aver compreso il messaggio, quindi devono essere ripetuti.
I segnali visivi devono sempre essere preceduti da un segnale acustico.
– 1 fischio: guardare la persona che ha fischiato; importante quindi interrompere ciò che si sta facendo e osservare subito la persona che ha fischiato
– 2 fischi: guardare a monte, magari sta arrivando qualcosa, oppure si sta avvicinando un canoista etc..
– 3 fischi: guardare a valle
– più di 3 fischi lunghi e prolungati: si ha bisogno di aiuto.
I segnali sonori, durante le movimentazioni in verticale, cambiano e comunicano dei veri e propri “comandi”:
1 fischio : stop
2 fischi: CA-LA
3 fischi: LI-BE-RA
4 fischi: RE-CU-PE-RA
Segnali visivi
Prima di tutto i segnali devono essere così organizzati. Immaginiamo una persona che fa il segnale di stop, allargando le braccia, la procedura sarà quindi:
– 1 fischio, la persona che ha fischiato indica il canoista o la guida e fa il segnale di STOP.
– la persona chiamata in causa, alza prima il braccio per dire: IO poi fa il segnale di STOP (quindi lo ripete)
– la persona che ha fischiato precedentemente, ora accertato che il canoista ha capito il segnale corretto, da il segnale di OK ( ovvero gli comunica “si il segnale che ti ho fatto l’hai capito”) e il ragazzo chiamato fa il segnale di OK.
Quindi ogni comunicazione finisce con 2 ok ed inizia con un fischio.
SEGNALE DI STOP
SEGNALE DI VIA
SENALE DI OK
CAPPOTTO
PASSA AL CENTRO
PASSA CENTRO DESTRA
PASSA A DESTRA
PASSA TOTALMETE A DESTRA
ACQUA BASSA
VAI IN MORTA
SICUREZZA
FARE UN BOOF
PASSARE SULLA LINGUA D’ACQUA
PASSARE SUL NASO DEL SASSO
PRONTO SOCCORSO O AIUTO
BUCO CHE TIENE
VIENIRE DA ME
RAPIDA DA CAMMINARE
TU RECUPERA
TU MOLLA
RAPIDA DA GUARDARE
MANOVRA FINITA SMONTA
HO BISOGNO DELLA CORDA
PERSO LA PAGIAIA
MOSCHETTONE
AVVICINATI
ALLONTANATI
VAI PIANO
VAI VELOCE
CONTA LE PERSONE
NON VEDO
NON HO CAPITO CANCELLA E RIFAI
NON LO SO
NUOTA
CRAVATTA
SEGNALI POCO UTILI e SBAGLIATI
IMPRATICABILE si può confondere con aiuto-pronto soccorso. L’impraticabile per alcuni può essere navigabile quindi spesso è soggettivo. Quello che consiglio è dare il comando di stop. La differenza tra fermarsi in morta e lo stop consiste principalmente che, nel fermarsi in morta ci si può fermare con calma, ma se si da il comando stop ci si deve fermare immediatamente.
STOP: questo nel gergo comune si usa per dire di fermarsi, nella comunicazione “comune” si mette la mano aperta verso avanti e si dice aspetta, magari scuotendo bene la mano per far capire che è una cosa da fare velocemente. Ma in fiume proporzioni e pendenze potrebbero influire per creare una incomprensione. Infatti dire “aspetta” così potrebbe essere interpretato come vai veloce. Decisamente il contrario di quello che si voleva comunicare … quindi molto rischioso.
OK: i segnali devono essere visibili anche da ontano con l’utilizzo dell’OK in questo modo non potrebbe essere visibile a lunga distanza
Questi (tranne gli ultimi) sono solo alcuni dei segnali che si possono usare in fiume. Diciamo che con questi riusciamo a rispettare i requisiti delle comunicazioni in fiume per essere chiare, comprese e capite. Prima di scendere un fiume è necessario fare sempre un briefing per parlare e condividere come si navigherà, modalità di comunicazione e segnali.