Analisi dell'incidende del 5 febbraio 2017   

QUANDO: 5 febbraio 2017.

DOVE: Incidente in fiume Vara.

CONDIZIONE METEO: pioggia forte

CONDIZIONE LIVELLO DEL FIUME: molto alto

COSA E' SUCCESSO: 2 canoisti dispersi
Cogliamo l’occasione di questo incidente per crescere e condividere alcune informazioni. 

 
Il fiume Vara oggi aveva un livello d’acqua molto alto dovuto alle forti piogge. 

Il team di Rescue Project che sono  guide Rafting nella mattinata hanno un gruppo da portare in fiume. 

Controllano gli idrometri a monte del tratto delle gole e intuiscono che il livello dell’acqua è destinato a salire notevolmente su un livello di acqua già alto. 

incidente in canoa allertato il team Rescue Project
Decidono di non navigare il tratto chiamato delle gole, perché sanno che si troverebbero in condizioni di acqua troppo alta per garantire sicurezza alle persone.

Decidono di navigare il tratto a valle della diga costeggiato dalla strada. 

Verso le 12 un Vigile del fuoco in caserma chiama il  Responsabile del Centro Rafting Sport Avventura ed istruttore della Scuola informandolo che è arrivata una segnalazione "incidente in canoa con 2 persone disperse in fiume sul tratto delle gole. 
Viene allertato il team Rescue Project Walter Edoardo e Marco  escono velocemente dall’acqua caricano canoe sul mezzo di soccorso della squadra di soccorso fluviale guidato da Alex che allertato telefonicamente da Walter arriva a prelevarli e si recano nel tratto delle gole.

Arrivati li in contemporanea con i Vigili del fuoco, incominciano le ricerche e nel giro di brevissimo trovano i ragazzi.

 incidente in canoa allertato il team Rescue Project

I ragazzi dispersi sono 2 su un gruppo di 3 canoisti più o meno esperti che hanno deciso di navigare il Tratto delle gole.

Uno di loro ha raggiunto lo sbarco in autonomia e ha dato l'allarme. 

Andando oltre la dinamica cerchiamo di analizzare e riflettere su alcuni punti.


Incidente in canoa allertata la squadra rescue project

1 Sarebbe di buona prassi nel momento che ci sono forti piogge tali da aumentare notevolmente il livello del fiume recarsi ad un centro rafting del luogo.

Sicuramente loro conoscono livelli del fiume, condizioni generali, piante, problematiche e possono consigliare il tratto migliore in relazione anche alle capacità del gruppo. 
 

2 Nota importante le guide ed istruttori di soccorso hanno deciso di non navigare quel tratto perché reputato pericoloso se l’acqua si fosse alzata ulteriormente.

3 parte l’emergenza. Qui l’apertura da parte del vigile del fuoco che ha deciso di allertare subito i ragazzi di Rescue project secondo noi ha fatto la differenza.

In questo intervento è andato tutto bene, ma se fosse successo qualcosa di più complesso non sarebbe stato male avere 3 guide ed istruttori pronti ad imbarcarsi in canoa e in gommone su un tratto che navigano sempre. 

4 si è allertata tutta la macchina del soccorso, ed è giusto che sia così non si può sapere a priori cosa stia realmente succedendo. 

COSA NON E’ ANDATO?

Rafting in Trentino e in Val di Sole109

1 sottovalutazione da parte dei canoisti

2 nessun materiale opportuno per far fronte ad una emergenza. Bastava avere il cellulare con se e si risolveva subito tutto senza allertare la macchina del soccorso avanzato

3 briefing in partenza da parte del gruppo andando a mettere regole di navigazione e procedure in caso di bagno dove ci si trova e chi fa cosa

4 raccolta informazione nella compagnia rafting del luogo

5 soccorso, forse sarebbe stato opportuno piazzare subito delle sicurezze a valle nel caso fosse passato qualcuno incosciente a bagno

Rafting in Trentino e in Val di Sole112

COSA E’ ANDATO BENE:

1 velocità di allertamento

2 velocità nei soccorsi

3 apertura e allertamento di chi era già sul posto

4 i canoisti fortunatamente non si sono fatti niente. MA NON VA SEMPRE COSI’.

5 Allertamento da parte della squadra di soccorso da parte dei Figili del fuoco. 

 

CONCLUSIONI per i canoisti:
mai sottovalutare i pericoli, il fiume e il gruppo. Se ci fosse stata da parte di questi tre ragazzi una formazione sul soccorso fluviale probabilmente avrebbero saputo cosa fare e le regole da rispettare. 

I DPI non sono solo una bella pagaia e una bella canoa. Le giuste fettucce, il coltello, il cellulare, la corda da lancio e molto altro e la conoscenza.

Ci sono le procedure e l’importanza di scendere in fiume con le giuste nozioni e regole. 
Briefing pre imbarco risolve sempre molti problemi, ma non viene quasi mai fatto. 

La formazione non aiuta solo a sapere come fare un nodo, la corretta formazione ti insegna proprio a cosa bisogna valutare e cosa può essere pericoloso.  

CONCLUSIONI per i soccorritori:
una buona formazione e professionalità rende un percorso di condizione più serio e legittimo anche da parte dei Vigili del Fuoco.

In questo particolare caso chi ha allertato la squadra è un Vigile del Fuoco con anni e anni di esperienza, canoista e conosce bene il team e le competenze della squadra.

A parere nostro questo vigile oltre ad aver ottenuto il fine che deve essere quello di salvare delle persone, ha voluto conoscere la squadra Rescue
Project è entrato in acqua con loro e ha capito realmente le competenze che hanno. 

Un soccorritore volontario deve essere preparato e competente.

Un preposto al soccorso come un vigile del fuoco, deve conoscere anche le risorse disponibili sul territorio per poterle usare come meglio crede.
In questo caso specifico si è visto come l'apertura e la conoscenza ha reso possibile una collaborazione seria e utile.

Complimenti a tutti.  

 

 

 

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