Linee guida per il trattamento dell'annegato

Procedura corretta per una rianimazione cardiopolmonare su paziente vittima di annegamento.

Molti ci stanno chiedendo le corrette linee guida dell'annegato: ecco qui una piccola descrizione.

Chiaramente questo è un riassunto. Le linee guida non sono una cosa che ci si può inventare o modificare in relazione alla propria esperienza o oltro…Questo è quello che persone preparate studiosi della materia ed esperti hanno certificato e scritto.

Ci sono studi medici, commissioni di esperti che analizzano le varie problematiche studiano e danno le linee guida.  La Simsi Società italiana medicina subacque e iperbarcia è la parte scientifica che si occupa del trauma in acqua, assieme alle varie commissioni internazionali hanno divulgato le linee guida per il trattamento dell’annegato e del soccorso in acqua. Mi preme precisare che ci sono studi che dimostrano il perché di una cosa piuttosto che dell’atra.

Cosa è Annegamento?  E' un tipo di asfissia prodotta dall’ingresso nei polmoni di fluidi che si sostituiscono all’aria provocando l’insufficienza respiratoria acuta. L’annegamento prevede cinque fasi:

  1. Fase di sorpresa: consiste in una profonda, ma rapida, inspirazione riflessa (in seguito a stimoli termici e meccanici scaturiti dal contatto con il mezzo anne­gante) che compie l’individuo appena caduto nell’acqua.
  2. Fase di resistenza: durante l’immersione le prime “boccate” d’acqua provocano uno spasmo serrato della glottide che impedisce la penetrazione di altra acqua nei polmoni. Questa fase di apnea iniziale durante la quale l’individuo si agita e cerca di riemergere, dura circa un minuto.
  3. Fase dispnoica: quando non è più possibile trattenere il respiro il soggetto inizia affannose respirazioni disordinate sott’acqua che durano un minuto e provoca­no l’introduzione di grande quantità di liquido nei polmoni e nello stomaco.
  4. Fase apnoica: si ha perdita di coscienza, abolizione dei riflessi e coma profondo con arresto del respiro (stato di morte apparente). Anche questa fase dura circa un minuto.
  5. Fase terminale: boccheggiamento ed arresto cardiaco

Linee guida per il trattamento dell'annegato.

Il BLS (Basic Life Support) viene eseguito per supportare le funzioni vitali di base quali, respiro, circolo e stato di coscienza. Nella vittima adulta colpita da arresto cardiaco improvviso o comunque in assenza di parametri vitali in ambiente urbano il protocollo ci dice di iniziare immediatamente con le compressioni toraciche e in caso di disponibilità di presidi e dispositivi per supporto alla ventilazione, alternare cicli 30:2 altrimenti in assenza proseguire solo con le compressioni toraciche.

Cosa cambia su una vittima annegata?

Dovrò attenermi al protocollo standard per la rianimazione cardiopolmonare di base?

Linee guida per il trattamento dell'annegato.

La risposta è: assolutamente NO!

Diverse sono le emergenze sanitarie alle quali potremmo trovarci di fronte, citando ad esempio la sincope, crampi da calore, traumi da impatto o da incastro, sincope da diving reflex (idrocuzione), patologie cardiache (ACI o IMA)

Se il paziente è cosciente, una volta estratto dall’acqua dobbiamo tranquillizzarlo e prestargli assistenza nella respirazione con la somministrazione di ossigeno e magari proteggerlo con un telino termico per diminuire lo stato di shock.

Se il paziente è incosciente, bisogna immediatamente iniziare il BLS precedendo l’inizio del massaggio cardiaco con 2/5 ventilazioni bocca/bocca-naso.(Soprattutto se vi è presenza di trisma/mandibola serrata o laringospasmo).  Le ventilazioni iniziali hanno lo scopo di eliminare liquidi a livello dell’epiglottide con l’obiettivo di esporre le terminazioni nervose all’aria, favorendo una rapida apertura delle vie aeree. Se non si dovessero eseguire queste ventilazioni il rischio di non riuscire a ventilare la vittima è molto alto.

Iniziare subito con il classico BLS (massaggio e ventilazioni) con epiglottide chiusa, può determinare insufflazioni forzate con l’ingresso di aria nel canale gastrico aumentando il rischio di rigurgito con ulteriori complicazioni per il paziente che può portare alla morte, per colpa del soccorritore e di una linea guida sbagliata.

Andare contro le linee guida internazionali può essere pericoloso, sia in termini sanitari che legali.

Linee guida per il trattamento dell'annegato.

Responsabile sanitaria per la scuola Rescue Project Marco Cerminara.

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