Ma la Liguria soffre di alluvioni?
Qualcuno dice di no...
Incredibile ma vero: parlando di formazione, corsi e competenze sono riusciti a dirmi che la Liguria non è una terra che soffre di alluvioni!!!!
Sarà che ho visto un' alluvione distruggere il mio paese nel 2011 e sarà che sono nato con De Andrè non l' ho presa proprio benissimo....
Sono andato a leggere, studiare, prendere vecchi archivi e confrontarli con altri e banalmente le prime alluvione sono censite nel 580 a.c, ciclicamente si ripetono e questo ciclo sembra essere diventato sempre pù corto: come dicevo prima non a caso anche De Andrè ha scritto Dolcenera (piccolo link artistico per chi non ha ascoltato buona musica negli ultimi 30 anni https://www.youtube.com/watch?v=8dMBJpIxEPA ).
Devo dire che mi ha fatto specie un dato Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica: dal primo "evento" ufficiale dal 1700 sono censiti 400 morti per cause legate a forti precipitazioni e come vedete in foto c'è sicuramente qualche mancanza nel archiviare dati.
Che tipo di formazione scegliere per un volontario che si trova a lavorare durante eventi del genere?
Ovviamente il percorso di formazione deve comprendere una parte strettamente legata all' autosoccorso e il soccorso a basso rischio perché prima di avvicinarsi all' acqua bisogna sapere come comportarsi per uscire e soprattutto sapere come non caderci dentro e riconoscere le zone di pericolo prima che sia troppo tardi ( la conoscenza di pluviometri, idrometri e di lettura delle carte è fondamentale per pianificare attivazioni e vie di fuga, come il riconoscimento dei pericoli oggettivi, sifoni e colini).
Altra conoscenza importante da avere, conoscenza che spesso torna utile e aumenta la sicurezza degli operatori è quella dell' utilizzo del gommone da Rafting a pagaia. Il Raft è l' unico mezzo utilizzabile in ogni condizione a contatto con l' acqua a patto di aver capito i principi base e dove il gommone diventa uno strumento pericoloso.
Un fiume che scorre dentro un contesto urbano crea un paesaggio surreale e ricrea un fiume con molte complicazioni in più dovute a tutte quelle cose che in fiume non ci dovrebbero stare (cancelli, macchine, tombini ecc... ) non sbagliamo se le nostre competenze ci possono aiutare in ogni scenario: saper utilizzare corde e discensori per la progressione in ambiente impervio è importante per la sicurezza dell' operatore e di un' eventuale persona da soccorrere.
Il percorso più completo in questo senso è il corso Flood and Rescue Professional dove c'è la possibilità anche di aumentare la proprie conoscenze con una parte dedicata ai mezzi a motore e al soccorso in verticale, ma oltre ai contenuti, qual è l' obiettivo di questo tipo di corso?
L' Operatore che si muove in alluvione o in fiume deve essere in grado di pianificare, riconoscere ed evitare i problemi pertanto più conoscenze possiede, anche a livello base, meglio è per la sua capacità di intervento ma soprattutto per la sicurezza sua e della sua squadra.
Il percorso formativo è suddiviso in 5 giornate dove vengono trattati tutti i temi che nella pratica possono fare differenza durante un evento alluvionale:
- ATP e soccorso;
- Conduzione gommone da rafting;
- Gestione piano inclinato;
- Conduzione mezzi a motore in corrente;
- Palo pescante e manovre di soccorso con corde.
In una regione come la Liguria difficilmente troveremo una situazione di allagamento standard, l' alta pendenza e la presenza del mare trasforma facilmente le alluvioni liguri in scenari simili a torrenti in piena con tutto ciò che ne consegue: la conoscenza del solo nuoto o del solo utilizzo di corde non ci tutela quanto una formazione completa e trasversale.
Dodo