Il più grande inganno del diavolo è far credere che non esista ne lui ne le alluvioni.
Troppo spesso si vedono volontari intervenire in alluvione senza alcuna formazione o formazione non idonea.
In questo blog vorremmo cercare di dare alcune risposte a coloro che si trovano a rischiare non solo incidenti ma anche di rispondere personalmente del proprio operato o di quello di altri.
Chi è il professionista e chi è il volontario?
Principio classico secondo il quale nessuno pu ò invocare l'ignoranza totale o parziale della legge al fine di eludere l'applicazione della norma.
Quando si parla di soccorso come alluvione per la legge non esiste il volontario o i lprofessionsta esiste fare le cose come: Art. 1176. (Diligenza nell'adempimento). Nell'adempiere l'obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia.
Cosa vuol dire, che di fronte alla legge devi dimostrare di avere competenze idonee al tipo di intervento che si è chiamati a dover fare.
Se vieni chiamato a fare un controllo argini devi avere competenze che dimostrano che no ti metti in pericolo e che se cadi in acqua devi avere una formazione di base per poterti tirare fuori.
Partiamo dal presupposto che se usi i moschettoni c'è un corso apposta per poter utilizzare i moschettoni.
Se utilizzi la motosega c'è un corso ad hoc
Se usi il defibrillatore devi aver fatto un corso per poterlo utilizzare imparando i rischi e il corretto utilizzo.
https://www.youtube.com/watch?v=uMunBqmEr58
Se parliamo di alluvione si pensa in maniera errata che puoi andare di notte con un gommone a trasportare persone e non avere formazione.
Diamo alcune risposte alle domande più classiche.
*Che tipo di formazione ci vuole in alluvione?
clicca qui se vuoi approfondire questo argomento:Perché un soccorritore deve avere una formazione di Qualità e Trasversale
La riposta è complessa per alcuni aspetti.
se va tutto bene sono tutti bravi e nessuno deve dimostrare niente. Se però qualcosa va storto e una signora recuperata sul raft cade e si fa male, si rischia molto in termini legali. Per diversi motivi.
- In Italia ci deve essere il colpevole e soprattuto chi paga.
- spesso in alluvione non si può parlare di soccorso tempo dipendente, e nemmeno di stato di prima necessità ovvero uno che è al terzo piano in ciabatte con la birra in mano se si decide di evacuare non si può appellarsi allo: stato di prima necessità.
Art. 54 Codice Penale. 1. Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sè od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, nè altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. (lo devi dimostrare che era in pericolo) E spesso le alluvioni non rientrano in un pericolo tempo dipendente
Per rispondere alla domanda ci sono due elementi che devono essere presi in considerazione:
1 sicurezza e tutela dell'operatore
2 sicurezza della vittima
Se faccio un controllo argini con l'auto deve avere una formazione di base che mi insegna capire i pericoli e dove non andare, se poi il volontario cade in acqua deve avere avuto una formazione pratica per poter sapere come usciredall'acqua. No ha bisogno di conoscere tecniche di soccorso perchè non è previsto. Ma deve poter dimostrare titoli e formazione idonea per il tipo di lavoro che si fa. Se esiste un rischio caduta in acqua non esiste che non fai formazione in acqua.
Se decido di entrare in acqua:
devo avere una formazione specifica, per autosoccorso e soccorso nel caso vado a prendere persone. Se uso il raft devo avere formazione specifica all'uso del gommone per trasportare persone e per la mia sicurezza, stessa cosa se uso un mezzo a motore, ( non vuol dire avere patente nautica) Vuol dire avere formazione specifica per quel contesto, e Lo stesso ragionamento vale se si decide di calare persone da un balcone si deve avere una formazione specifica. Ovviamente nella formazione rientra anche l'uso dei DPI corretti.
Art. 1176. (Diligenza nell'adempimento). Nell'adempiere l'obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia.
*Chi è responsabile in caso di incidente?
è responsabile l'operatore, chi ha attivato il soccorritore e il presidente dell'associazione che ha mandato persone non correttamente formate.
*il soccorso alluvionale non è il soccorso fluviale.
non è vero l'alluvione rientra nel soccorso fluviale, i pericoli sono gli stessi, cambiano gli ostacoli ma l'idrodinamica e le procedure sono quelle fluviali. Quindi la formazione deve essere in fiume. Il concetto di ridondanza. Ovvero si deve avere una formazione negli ambiti più vicini a dove si deve operare.
*Tutti possono intervenire?
no, ovvero se non succede niente nessuno apre un procedimento, ma se succede qualcosa le cose cambiano. Il procedimento prevede di dover dimostrare competenze linee guida idonee etc.. In alluvione non è permesso tutto. Le regole non cambiano e la legge va rispettata.
*Tipo di formazione e docenza?
Anche qui se non succede niente in intervento d parte di una squadra o durante un corso formativo tutto va bene. Ma se durante una formazione, o se un soccorritore in intervento sbaglia e muore una persona o muore il soccorritore il docente viene chiamato a giudizio. Quindi le squadre di soccorso possono in caso di sinistro chiamare in parte in causa il formatore che ha formato i soccorritori.
*Quali sono i parametri della formazione e dei formatori?
il Magistrato può interpretare e valutare comparando, Se un vigile del fuoco ha dei livelli tipo SA, SFA etc... ben evidenziato i compiti e cosa possono fare, non è ammissibile che poi un soccorritore volontario vada in intervento senza nessuna competenza e in caso di incidente si avvalga al discorso che è un volontario o altro. Essendo già in vigore un percorso formativo per adempiere agli stessi interventi.
*Cosa bisogna dimostrare in caso di incidente?
quello che vi racconto sono esperienze anche personali sia come istruttore che come perito.
Incidente durante la formazione o durante un soccorso.
1 il magistrato si avvale di un perito persona solitamente esperta e capace per dare delle opinioni sull'operato.
Attraverso, autopsie e referti medici, prove video, interrogatori.
2 Il Magistrato poi a sua discrezione fa delle domande al perito di diversa natura:
- procedure. sono corrette, se si chi le ha fatte e se sono in regola con quello che normalmente si fa.
- verifica dei manuali si controllano le procedure e si controlla che il soccorritore abbia seguito le procedure
- si verifica le competenze del formatore titoli, percorsi formativi, che devono essere inerenti alla formazione che si eroga, brevetti non autocertificazioni ma brevetti che attestino competenze e esperienze
- si verifica se ci sono figure idonee per la formazione i livelli i percorsi ore di formazione etc.. e si lo compara con altre didattiche
- Interrogatori si ascoltano e si verifica la veridicità di quello che viene detto in tempi, tecniche etc..
3 il magistrato poi chiede una perizia sull'accaduto il cosa è stato sbagliato e cosa si dovrebbe aver fatto.
- chiede i manuali sul quale il perito si affida
- chiede come avrebbe dovuto intervenire per prevenire l'incidente e se il formatore aveva le competenze per poter svolgere formazione o dare le linee guida per far operare altri soccorritori in acqua.
4 il magistrato non va a discutere il successo o non il successo di un intervento.
- quello che va a valutare se si è fatto il possibile, se chi era stato attivato aveva le competenze
- aveva i DPI corretti
- aveva competenze e procedure corrette per poter operare
- ha utilizzato persone e mezzi in maniera idonea
- ha valutato correttamente i pericoli per se per i suoi colleghi e per la vittima
- ha valuta il tempo per eseguire una manovra o l'altra di soccorso
- chi ha allertato la squadra
- chi era il responsabile dell'area
- se si sono svolte le procedure in maniera corretta
- se la formazione erogata era corretta per quel tipo di intervento
E' corretto pensare che nel momento che si usa un gommone in alluvione, si cala una persona da un balcone, si trasporta persone su un raft con il rischio anche di taglio del gommone etc.. chi opera deve avere tutte le competenze necessarie per poter gestire imprevisti e lavorare in sicurezza per se stesso per chi si andrà a recuperare.
Si andrà a vedere il tipo di percorsi sono presenti a livello nazionale ed internazionale. Se chi ha attivato quella squadra lo ha fatto conoscendo competenze e se erano idonei a lavorare. Il presidente che ha dato il via libera ad intervenire sarà anche lui una. persona chiamata a giudizio.
Bisogna dimostrare che non ci sia :
Negligenza, imprudenza e imperizia sono forme di condotta che, se danneggiano un soggetto terzo, possono avere ripercussioni legali per chi ha procurato il danno. Tutte le persone sono infatti tenute a svolgere ogni attività seguendo una normale diligenza (quella del “buon padre di famiglia”, ex art. 1176 del c.c.)
Ovviamente poi si parla di Decreto legge 81/08
La legge 81/08, o Testo Unico sulla sicurezza, regola la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro; esso è il risultato di un serie di norme in materia di sicurezza che si sono, di volta in volta, susseguite nel tempo.
In questo decreto si parla non magari nello specifico di come dover operare in alluvione ma del corretto modus operandi per poter lavorare in sicurezza. Quindi la formazione i DPI e l'obbligo di informazione e formazione.
Gli articoli 36 e 37 del decreto legislativo n. 81/08, noto anche come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, disciplinano rispettivamente la formazione dei lavoratori e la designazione dei responsabili della sicurezza.
Per scoprire di più sui vari profili della responsabilità clicca qui: Di chi è la colpa?
Per non parlare poi di formazioni che no solo non sono riconosciute ma ti mettono in pericolo, Credo che no ci sia cosa peggiore di avere persone preparate che vengono paragonata a chi fa il corsetto in piscina.
Non è nemmeno vero che il vigile del fuoco ti può dire stai fermo... o meglio se ti qualifichi e fai vedere un percorso formativo serio e migliorativo anche del percorso loro, nessuno ti può dire niente. Perchè non sono loro a dover giudicare ma sarà il magistrato in caso di incidente. Anzi per Un vigile del fuoco è molto meglio dire: quello ha un brevetto è riconosciuto come professionista se ha sbagliato sono cavoli suoi non miei.
Al contrario se non ti fa operare si può aprire un procedimento del perchè non ti hanno fatto operare. Ognuno si assume le sue responsabilità, colui che intervento sbaglia, e colui che decide di non farti intervenire. Ci sono già procedimenti penali su questa casistica.
Ovvio che il volontario Eve dimostrare di avere competenze e titoli. Se non si ha niente è giusto che ti tengano fermo, se hai percorsi formativi non seri è giusto che tu stia fermo. Hai voluto il percorso scorciatoia ora è giusto che non lavori. IL soccorso non è un gioco e ci vuole responsabilità.